Il legame della Puglia con il vino, e quindi con la vite, ha origini antiche, un legame che ha sempre caratterizzato – insieme all’olio e all’olivo – la cultura e la tradizione di questa regione. In termini di quantità, la produzione di vino in Puglia è tra le più importanti d’Italia, una caratteristica che ha portato la regione ad assumere il ruolo di “serbatoio” del vino, non solo in Italia ma anche in Europa. Per anni, fino agli anni ’90, il vino pugliese si faceva strada verso nord in altre regioni e in altre parti d’Europa e veniva utilizzato per “tagliare” i vini locali, aggiungendo colore, struttura e alcol. Ma per fortuna da qualche anno la situazione sta cambiando e finalmente i produttori pugliesi sono consapevoli dell’enorme potenziale della regione e hanno iniziato a dedicarsi alla produzione di qualità.

Del resto, in Puglia non mancano le uve autoctone: Negroamaro, Primitivo e Uva di Troia sono uve che negli ultimi anni hanno guadagnato la ribalta internazionale, tuttavia troviamo anche uve molto caratteristiche come i vari Susumaniello e Verdeca, i cui punti di forza sono acidità, sapidità e freschezza. Le condizioni atmosferiche caratterizzate dal clima mediterraneo favoriscono la maturazione di uve sane e asciutte, ideali per la produzione di vini strutturati e con una buona intensità di colore, mentre i terreni calcareo-argillosi della parte settentrionale della Puglia e quelli calcareo-sabbiosi del sud conferiscono ai vini carattere, profumo e aroma.

Quindi, se state cercando un vino con profumi di marmellata, buona intensità e persistenza in bocca, la Puglia è la vostra destinazione!