[vc_row css=”.vc_custom_1530706890684{padding-top: 14px !important;}”][vc_column][eltdf_elements_holder holder_full_height=”no” number_of_columns=”one-column” switch_to_one_column=”” alignment_one_column=””][eltdf_elements_holder_item item_padding=”0 35px” item_padding_1367_1600=”0 0″ item_padding_1025_1366=”0 0″ item_padding_769_1024=”0 0″ item_padding_681_768=”0 0″ item_padding_680=”0 0″][vc_single_image source=”featured_image” img_size=”full” alignment=”center”][vc_empty_space height=”30px”][vc_column_text]La loro passione per il design e per la cura dei dettagli si manifesta in ogni spazio dell’hotel. Ogni volta che si visita una stanza è possibile scovare un nuovo particolare non notato nelle visite precedenti. Un’atmosfera eclettica e non convenzionale, è uno spettacolo da vedere con i propri occhi.
Cosa ha attratto entrambe di Palazzo Rosso, oggi diventato Paragon 700?
Ulrike: Abbiamo conosciuto il Palazzo per la prima volta, grazie ad un nostro amico per lavoro. All’inizio non eravamo interessate a comprare nulla ad Ostuni, perchè di solito valutiamo investimenti con l’idea di fare qualcosa di nuovo. E’ sempre bello visitare, e quando hanno aperto prima questa porta enorme e poi quella piccola da dove si entra nell’edificio è stato come amore prima vista. Ed è da qui che tutta la storia è incominciata!
E’ l’ambiente ideale per un boutique hotel. Troppo grande per una casa privata e semplicemente perfetto per un luogo in cui il pubblico può passare momenti indimenticabili.
Il primo sindaco di Ostuni ha costruito la proprietà: è un edificio molto importante per la popolazione locale. La gente ci ferma e ci ringrazia per la nuova vita che abbiamo dato alla struttura, che è rimasta chiusa per ben 60 anni. Molte persone erano curiose di vedere come fosse all’interno. Infatti, l’edificio ha il più grande giardino privato della città e sembra di essere immersi nel silenzio paradisiaco della campagna.
Dunque, cosa vi ha veramente attratto di Ostuni? E’ stato solo il Palazzo Rosso?
Ulrike: Siamo in questa zona dal 2011, l’abbiamo scelta per la sua posizione strategica tra Bari e Brindisi poichè si trova a 30 min dall’aeroporto. Inoltre, Ostuni è posizionata su una collina e la vista è meravigliosa, è una piccola cittadina dove ci sono tante cose da poter fare e vedere. Ci ha dato la sensazione di essere in Grecia, di cui siamo follemente innamorate, con le case bianche che la rendono unica. Ci siamo dette: ad Ostuni non solo il cibo è fantastico ma anche il mare è straordinario, e in più si è in prossimità di Lecce dal forte peso culturale e ricca di luoghi da visitare, in un raggio di 45 minuti si trovano molti punti di interesse e c’è un fantastico hub in Puglia da cui poter visitare altri luoghi di grande interesse.
Siete entrambe appassionate di design, ci potete raccontare il processo della scelta dei dettagli presenti nell’hotel? Ci potete raccontare uno dei viaggi che avete fatto per la ricerca degli oggetti speciali esposti oggi a Paragon 700?
Pascale: Non accade solo quando viaggiamo, non scelgo un pezzo per un posto specifico. Sono un ottimo acquirente e amo comprare. Se vedo un pezzo già immagino dove poterlo sistemare, poi quando realizziamo un altro progetto posso anche riutilizzare i pezzi già comprati dando ad essi nuova vita; in generale non ho mai esposto un pezzo così come l’ho originariamente comprato.
Sposto sempre qualcosa. E’ difficile da spiegare perchè sono idee che si realizzano nella mia testa. Vedo qualcosa e so che posso farci qualcosa, non è qualcosa che posso spiegare, è qualcosa che vedo dentro di me.
Ulrike: Siamo state 13 anni in Sud Africa e abbiamo amato molto quel posto.
Pascale: Ma se compriamo qualcosa in Africa non è per lo stile africano, o compriamo qualcosa in Asia per lo stile asiatico, sono sempre pezzi specifici che si possono lavorare con più materiali, come il legno lavorato in modo diverso. E’ un mix di vecchi pezzi, tutto mescolato, tutto molto eclettico. Quando mescoliamo realizziamo qualcosa di davvero innovativo e personale.
Ulrike: Per esempio nella suite di Paragon nel bagno c’è una scrivania che viene dalla Thailandia, ed è un pezzo unico. O anche nella suite loft c’è un grande braciere, in sud Africa chiamato “Baumar” intorno al quale la gente si siede a chiacchierare e a bere del buon vino. Noi l’abbiamo trasformato in una vasca da bagno il cui interno è stato fatto con resina di cemento. Abbiamo volte alte 5-6 metri, dunque sarebbe stato ridicolo mettere luci troppo piccole, così quando viaggiamo visitiamo sempre negozi di antiquariato, come quella volta a Chang Mai . Eravamo a 45 minuti dalla città e per caso siamo entrate in un magazzino enorme e siamo state colpite da questi grandissimi lampadari: abbiamo subito pensato che sarebbero stati perfetti per le nostre camere. E così è stato. In sud Africa, abbiamo alcuni contatti importanti per la creazione di mobili su misura. In questo modo abbiamo creato alcune testate delle camere da letto, ogni camera ha per tema una pietra preziosa richiamato dal nome della stanza o della suite.
Come immaginate Paragon 700 in futuro?
Ulrike: E’ davvero il posto giusto per essere in Puglia. Naturalmente il futuro, come sogna ogni imprenditore, speriamo porti i frutti del duro lavoro e degli investimenti fatti in questi anni: ci auguriamo che Paragon 700 diventi il luogo differente rispetto agli altri alberghi e che la gente possa apprezzare e notare tale particolarità. Non si tratta di fortuna, ma di impegno concreto. Alla fine un ospite deve sentirsi a proprio agio come a casa propria, rilassato e coccolato: deve poter disporre di un servizio tale da non dover desiderare nient’altro.
Pascale: Secondo me, quello che abbiamo realizzato è esattamente quello che ci aspettiamo quando viaggiamo o alloggiamo in un hotel. Possiamo anche andare in hotel di lusso, ma non ci piace se è senza personalità. Quando rinnoviamo e creiamo qualcosa, non pensiamo solo all’edificio, ma al concetto di esso. Significa che si parte pensando a come l’edificio possa accogliere il cliente: ovvero i clienti possono entrare in una stanza e ogni volta notare qualcosa di diverso.
Dunque, il cibo deve essere un concetto espresso in un ambiente rilassato e non troppo formale. Non vogliamo che la gente debba sentirsi obbligata a vestirsi elegante, si possono indossare jeans ma comunque apparire perfettamente glamour. E’ un modo di viaggiare, un concetto generale, perchè per me non si alloggia solo in hotel ma ci si immerge nella cultura, nell’arte del luogo che vive intorno a noi. Vorrei mostrare un nuovo modo di viaggiare che è molto più personale.
Quindi volete che gli ospiti sentano e vedano la vostra passione quando arrivano a Paragon 700?
Pascale: Si certo, ma penso possano vederla.
Ulrike: Non possiamo accontentare i gusti di tutti, ma il livello di soddisfazione finora è stato molto alto. E’ anche bello vedere che la gente goda gli spazi creati e pensati per loro. Sarebbe bello pensare che la gente qui si senta come di fronte ad un dipinto da ammirare.[/vc_column_text][/eltdf_elements_holder_item][/eltdf_elements_holder][/vc_column][/vc_row]