La nostra storia

Religione, segreti e cospirazioni: la storia di Palazzo Rosso

Palazzo Rosso

Palazzo Rosso rappresenta da sempre un punto di riferimento per la Città Bianca. Leggende e racconti di cospirazioni abitano le sue mura e ogni angolo ha una storia da raccontare. E’ stata la casa del primo sindaco di Ostuni, Don Paolo Tanzarella, e si trova a due passi dalla Villa Comunale e dal centro storico. Il nobile palazzo è stato sempre al centro della vita pubblica e sociale del paese: per esempio, i trainieri (i traini sono i tipici carri pugliesi e i trainieri i loro conducenti) attendevano qui gli ordini per i compiti della giornata.

Sembra che alcune cospirazioni che avrebbero scosso la regione e l’intero Paese abbiano preso vita proprio a Palazzo Rosso. Nella prima parte del XIX secolo, l’Italia come la conosciamo ora infatti non esisteva ancora: era solo un’area geografica composta da 8 Stati separati, ma una rivoluzione era nell’aria. Sin dalla sua giovinezza, Don Tanzarella era stato membro del movimento insurrezionale “Giovine Italia”. In gran segreto, invitò le figure patriottiche più importanti della regione a incontrarsi nei lussuosi salotti e nelle 14 camere da letto del Palazzo Rosso, con un’unica importante ragione: trasformare l’Italia in una Repubblica democratica secondo i principi di libertà, indipendenza e unità. Gli incontri organizzati da Don Paolo ebbero successo. Il 26 giugno 1860, 10 anni dopo questo primo incontro e dopo secoli di occupazione straniera, Ostuni fu la prima città in Puglia a proclamare l’unificazione d’Italia e a sventolare con orgoglio la bandiera verde, bianca e rossa. 40 giorni dopo, Paolo Tanzarella divenne il primo sindaco della città. Durante tutto il suo incarico, si concentrò a trasformare Ostuni in un luogo più urbano e più libertario. Alla sua morte, nel 1897, il benefattore della Città Bianca lasciò in eredità l’intera proprietà, il palazzo di famiglia, i mobili, le carrozze e i cavalli al figlio maggiore.

Al volgere del secolo le cose cambiarono e anche il Palazzo. Di proprietà della famiglia Tanzarella, l’edificio ha ospitato la mostra biennale dell’Istituto tecnico industriale e poi, nel 1971, quattro classi del nuovo liceo scientifico della città. Più tardi, la caserma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Dagli anni Settanta, per oltre 40 anni, il bellissimo Palazzo è rimasto dormiente e quasi abbandonato. Fino a oggi, quando ha trovato due imprenditrici che se ne sono innamorate.

Il Progetto

Dopo essersi innamorata dello storico edificio che è rimasto vuoto per oltre 40 anni, l’interior designer Pascale Lauber ha lavorato con i conservatori e la comproprietaria dell’hotel Ulrike Bauschke per scoprire i misteri del multi-secolare Palazzo Rosso e creare un hotel con 11 camere da letto nel cuore di Ostuni. Portare in vita la visione di Pascale esattamente come lei l’aveva immaginata è stata la sfida più grande. Ogni passo del progetto è stato attentamente supervisionato, e sebbene pieno di ostacoli inaspettati, questi hanno spesso portato a scoperte spettacolari.

Gli impressionanti soffitti a cattedrale sono stati riconsolidati, creando alla fine il notevole senso di tranquillità e minimalismo che ora permea ciascuna delle 11 camere e suite. Non soddisfatta solo di queste meraviglie architettoniche, Pascale ha decorato individualmente ogni camera e suite con la sua caratteristica associazione creativa di arte vecchia e nuova, oggetti e mobili.

Anche la funzionalità è stata un elemento cruciale della ristrutturazione dell’hotel. Determinati a preservare la storia dell’edificio, le proprietarie sapevano che avrebbero dovuto essere creativi per trasformarlo in un hotel funzionante. La spa bijou, unica nel suo genere, è stata creata nello spazio che una volta era la camera dell’acqua del palazzo. Oggi la spa comprende una vasca idromassaggio, una doccia spa con cromoterapia, un bagno turco, una parete di sale dell’Himalaya, una doccia multisensoriale e una vasca idromassaggio naturale scavata nel terreno.

Alla fine, una combinazione eclettica di tecniche artigianali tradizionali e di stile contemporaneo ha trasformato il bellissimo edificio in uno splendido hotel per gli ospiti.

La riscoperta di un palazzo misterioso

Dopo essersi innamorata dello storico edificio che è rimasto vuoto per oltre 40 anni, l’interior designer Pascale Lauber ha lavorato con i conservatori e la comproprietaria dell’hotel Ulrike Bauschke per scoprire i misteri del multi-secolare Palazzo Rosso e creare un hotel con 11 camere da letto nel cuore di Ostuni. Portare in vita la visione di Pascale esattamente come lei l’aveva immaginata è stata la sfida più grande. Ogni passo del progetto è stato attentamente supervisionato, e sebbene pieno di ostacoli inaspettati, questi hanno spesso portato a scoperte spettacolari.

Gli impressionanti soffitti a cattedrale sono stati riconsolidati, creando alla fine il notevole senso di tranquillità e minimalismo che ora permea ciascuna delle 11 camere e suite. Non soddisfatta solo di queste meraviglie architettoniche, Pascale ha decorato individualmente ogni camera e suite con la sua caratteristica associazione creativa di arte vecchia e nuova, oggetti e mobili.

Anche la funzionalità è stata un elemento cruciale della ristrutturazione dell’hotel. Determinati a preservare la storia dell’edificio, le proprietarie sapevano che avrebbero dovuto essere creativi per trasformarlo in un hotel funzionante. La spa bijou, unica nel suo genere, è stata creata nello spazio che una volta era la camera dell’acqua del palazzo. Oggi la spa comprende una vasca idromassaggio, una doccia spa con cromoterapia, un bagno turco, una parete di sale dell’Himalaya, una doccia multisensoriale e una vasca idromassaggio naturale scavata nel terreno.

Alla fine, una combinazione eclettica di tecniche artigianali tradizionali e di stile contemporaneo ha trasformato il bellissimo edificio in uno splendido hotel per gli ospiti.

Interior Design

Nelle sale di Paragon 700 convivono, in perfetta e studiata armonia, oggetti provenienti da tutto il mondo insieme a pezzi di artigianato locale. Grandi lampadari trovati in Thailandia, divani e testiere provenienti dal Sud Africa e creati su disegno di Pascale Lauber, ID Living, bracieri africani trasformati in vasche da bagno, armadi e comodini scovati nei mercati dell’antiquariato in giro per l’Italia. Questo stile eclettico e molto originale, fatto di accostamenti inusuali e allo stesso tempo perfettamente equilibrati, è il marchio di fabbrica di Pascale. Il suo stile si è andato costruendo durante una vita di viaggi, visite a fiere d’arte e di antiquariato, ma anche ai mercatini locali. Il risultato unico, coerente, profondamente moderno è alla base dell’eccezionale atmosfera che permea ogni angolo del Paragon 700.

L’ospitalità ecologica è una filosofia, non semplicemente uno stile; gli elementi della sostenibilità si integrano con la funzionalità, il contenimento dei costi, i fattori ambientali e la salute e il benessere degli ospiti del Paragon 700.

Il restauro architettonico ha evidenziato l’antica gloria dell’edificio, riportando alla luce affreschi, di straordinaria bellezza. Una pianificazione accurata e il tempo dedicato alla definizione degli obiettivi e delle caratteristiche di sostenibilità hanno permesso di ottimizzare e ottenere il massimo risultato.