[vc_row css=”.vc_custom_1581159801853{padding-right: 6.7% !important;}” el_class=”paragon_slide single_room”][vc_column][eltdf_image_gallery type=”slider” enable_image_shadow=”no” space_between_items=”huge” slider_loop=”no” slider_autoplay=”no” slider_padding=”no” slider_navigation=”yes” slider_pagination=”no” slider_pagination_names=”no” custom_class=”paragon_suite_gallery” images=”7231″][/vc_column][/vc_row][vc_row el_class=”paragon_suite”][vc_column][eltdf_section_title type=”standard” position=”” title_tag=”h2″ disable_break_words=”no” custom_class=”paragon_title pascale_ulrike” title=”C’era una volta…”][vc_column_text el_class=”paragon_title pascale_ulrike”]Religione, segreti e cospirazioni: la storia di Palazzo Rosso
Palazzo Rosso rappresenta da sempre un punto di riferimento per la Città Bianca. Leggende e racconti di cospirazioni abitano le sue mura e ogni angolo ha una storia da raccontare. E’ stata la casa del primo sindaco di Ostuni, Don Paolo Tanzarella, e si trova a due passi dalla Villa Comunale e dal centro storico. Il nobile palazzo è stato sempre al centro della vita pubblica e sociale del paese: per esempio, i trainieri (i traini sono i tipici carri pugliesi e i trainieri i loro conducenti) attendevano qui gli ordini per i compiti della giornata.
Sembra che alcune cospirazioni che avrebbero scosso la regione e l’intero Paese abbiano preso vita proprio a Palazzo Rosso. Nella prima parte del XIX secolo, l’Italia come la conosciamo ora infatti non esisteva ancora: era solo un’area geografica composta da 8 Stati separati, ma una rivoluzione era nell’aria. Sin dalla sua giovinezza, Don Tanzarella era stato membro del movimento insurrezionale “Giovine Italia”. In gran segreto, invitò le figure patriottiche più importanti della regione a incontrarsi nei lussuosi salotti e nelle 14 camere da letto del Palazzo Rosso, con un’unica importante ragione: trasformare l’Italia in una Repubblica democratica secondo i principi di libertà, indipendenza e unità. Gli incontri organizzati da Don Paolo ebbero successo. Il 26 giugno 1860, 10 anni dopo questo primo incontro e dopo secoli di occupazione straniera, Ostuni fu la prima città in Puglia a proclamare l’unificazione d’Italia e a sventolare con orgoglio la bandiera verde, bianca e rossa. 40 giorni dopo, Paolo Tanzarella divenne il primo sindaco della città. Durante tutto il suo incarico, si concentrò a trasformare Ostuni in un luogo più urbano e più libertario. Alla sua morte, nel 1897, il benefattore della Città Bianca lasciò in eredità l’intera proprietà, il palazzo di famiglia, i mobili, le carrozze e i cavalli al figlio maggiore.
Al volgere del secolo le cose cambiarono e anche il Palazzo. Di proprietà della famiglia Tanzarella, l’edificio ha ospitato la mostra biennale dell’Istituto tecnico industriale e poi, nel 1971, quattro classi del nuovo liceo scientifico della città. Più tardi, la caserma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Dagli anni Settanta, per oltre 40 anni, il bellissimo Palazzo è rimasto dormiente e quasi abbandonato. Fino a oggi, quando ha trovato due imprenditrici che se ne sono innamorate.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_raw_html]JTVCc3RhdGljX2Jsb2NrX2NvbnRlbnQlMjBpZCUzRCUyMjU3ODAlMjIlNUQ=[/vc_raw_html][/vc_column][/vc_row][vc_row el_class=”gallery_rooms”][vc_column css=”.vc_custom_1592488669118{background-image: url(https://paragon700.com/wp-content/uploads/2020/06/DCD1BD9F-BFDF-4975-83FC-94F60FF6BB94.jpg?id=7142) !important;background-position: center !important;background-repeat: no-repeat !important;background-size: cover !important;}”][vc_column_text el_class=”paragon_title”]
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